Se devo essere sincero, dal saggio “Mussolini ha fatto anche cose buone“, dello storico Francesco Filippi, mi aspettavo di più. Mi aspettavo sicuramente maggior approfondimento, insieme a un’analisi rigorosa del contesto sociale e politico in cui sono dapprima germogliate, e poi via via attecchito, le bufale riguardanti le fantomatiche cose buone fatte dal Duce durante il ventennio fascista. Nel libro alla fine ciò che vi si legge (in pochissimo tempo) non è altro che un elenco di luoghi comuni sul fascismo ai quali abboccano ormai in pochi nostalgici. Non credo sia rimasto nessuno che possa affermare in buona fede che il Duce abbia inventato le pensioni, sconfitto la mafia e fatto in modo che i treni arrivassero in orario. Detto questo, che non si tratti di un’encilopedia super documentata lo si capisce subito, anche soltanto per le dimensioni del volume. Errore mio, quindi, nell’essermi creato troppe aspettative.
Libro consigliato se non ne sapete nulla, o se vi serve un bignami delle bufale su fasciamo. Altrimenti lasciate perdere.
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Norman Mailer – Il Castello Nella Foresta
Di questo libro conoscevo sommariamente la trama: la storia romanzata di Adolf Hitler raccontata in prima persona dal diavolo che ispira le sue gesta.
Non sapevo invece che il racconto si concentra sulle origini della famiglia Hitler, e sull’infanzia e adolescenza del medesimo. Altrimenti non l’avrei comprato.
Certo, Norman Mailer scrive benissimo. Non è quasi mai noioso ne tanto meno banale. Tuttavia arrivare alla fine di queste 434 pagine, stampate per giunta utilizzando un carattere piccolo, bé è stata una piccola impresa. Soprattutto in considerazione del fatto che l’argomento non mi ha preso più di tanto. Per non parlare delle innumerevoli, lunghe e didascaliche parti descrittive.
Se uno vuole approfondire la biografica di Adolf Hitler può leggersi uno degli innumerevoli saggi scritti da storici e accademici.
Da un romanzo ci si aspetta un po’ di fiction, ovvio. Qualche trovata… un po’ di mistero. Insomma, non sono certo io a dire come dovrebbe essere scritto un romanzo, ma questo Il castello nella foresta somiglia a una sorta di enciclopedia della famiglia Hitler scritta con stile brillante.
Arrivato alla fine dell’ultima pagina ho potuto esclamare: “Finalmente!”.