Benché legga fantascienza da una vita (bé, senza esagerare, diciamo da una mezza vita), con diverse centinaia di opere lette all’attivo, ho accumulato negli anni diverse lacune riguardanti la lettura dei classici del genere. Di fatto, le mie letture sono sempre state istintive e mai “doverose”. Ho così trascurato praticamente tutta la space opera, sottogenere che non apprezzo (Asimov a parte), più qualche altro classico del quale, per vari motivi e pur conoscendone l’importanza, ne ho sempre rinviato la lettura. Fiori per Algernon, scritto alla fine degli anni 50 del secolo scorso da Daliel Keyes, psicologo prestato alla letteratura, è uno di questi.
Charlie Gordon è un adulto affetto da un forte ritardo mentale e da un quoziente intellettivo particolarmente basso. Allontanato dalla famiglia ancora adolescente, è cresciuto presso un istituto psichiatrico, dove con determinazione e forza di volontà ha imparato a leggere e, in maniera molto approssimativa, a scrivere. Lavora presso una panetteria, dove svolge mansioni umili e dove si trovano quelli che lui considera i suoi amici. Continua a leggere
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Paul Davies, Uno strano silenzio. Siamo soli nell’universo?
L’unico grande difetto di questo saggio dell’inglese Paul Davies, fisico del SETI e divulgatore scientifico, è quello di essere stato scritto nel 2002, e quindi di non essere aggiornato rispetto alle nuove scoperte relative agli esopianeti, o più in generale a tutto ciò che potrebbe riguardare la vita oltre la nostra atmosfera.
Dico subito che Paul Davies è un Divulgatore con D maiuscola: sa come far appassionare il lettore a tematiche tutto sommato ostiche, senza chiedergli uno sforzo intellettivo superiore a quello che ci si aspetterebbe da uno studente delle scuole superiori. Le pagine del suo libro scorrono bene, pur trattando argomenti complessi, e raramente ho avvertito la necessità di tornare indietro di qualche pagina per cercare di capire ciò che mi passava sotto gli occhi. Attenzione: non voglio dire che siamo di fronte a un libro semplice. Se lo si legge distrattamente è possibile che alcuni concetti non vengano del tutto compresi. Ho letto ad esempio la recensione di uno scienziato nostrano che ha evidentemente travisato le conclusioni di Davies (che non voglio spoilerarvi, ma che – diciamo – non sono propriamente ottimistiche…), probabilmente perché si è limitato a sfogliare il libro, oltretutto con la puzza sotto il naso… Continua a leggere
Alessandro Bertante, Pietra Nera
Secondo volume della Trilogia del Mondo Nuovo di Alessandro Bertante, Pietra Nera esce a otto anni di distanza da Nina Dei Lupi (finalista allo Strega nel 2011), e precede un romanzo non ancora scritto, ma di cui già si conosce il titolo: L’Armata a Cavallo.
Pietra Nera è ambientato vent’anni dopo gli eventi narrati in Nina dei Lupi (recensione), e ha per protagonista Alessio, giovane guerriero figlio di Nina, “mistica” eroina del primo romanzo. Alessio ha una missione da compiere, missione di cui soltanto nelle ultime pagine scopriremo il fine ultimo, e che lo porterà a lasciare Piedimulo, discendere le montagne in groppa al suo mulo Ombra, attraversare la Pianura Padana e ciò che resta di una Milano post apocalittica, e raggiungere infine il paese di Pietra Nera, nell’Appennino.
Durante il viaggio verrà accompagnato da una giovane e bellissima ragazza, Zara, che lui salverà e con la quale instaurerà un rapporto speciale. Non mancheranno i pericoli, spesso mortali, rappresentati da una natura che ha di nuovo preso il sopravvento, e dalle orde di barbari che seminano morte e distruzione in ciò che è rimasto del Nord Italia dopo La Sciagura. Continua a leggere
David F. Duffy, La strana storia dell’androide Philip K. Dick
Attorno al 2003 un gruppo di persone provenienti da esperienze diverse misero insieme le proprie abilità per dare vita a un progetto alquanto singolare: la creazione di un androide dotato di intelligenza artificiale con le sembianze di Philip K. Dick. I principali partecipanti al progetto erano lo scultore David Hanson e gli informatici Art Graesser e Peter Olney. Il primo era attivo nel campo della robotica antropomorfa, mentre gli altri due si occupavano di programmazione e intelligenza artificiale. Il risultato fu la creazione di un androide dal volto sinistramente identico a quello di Philip Dick, che poteva interagire con le persone, conversare e rispondere alle domande in puro stile dickiano. Al progetto venne dato un certo risalto sia in ambito scientifico che a livello puramente mediatico, tanto che la cosa attirò l’attenzione di Google. Proprio durante un viaggio in aereo con destinazione Mountain View, in California (la sede di Google), la “testa”, ossia la componente principale e tecnologicamente più evoluta dell’androide, venne misteriosamente e definitivamente smarrita, mettendo così la parola fine al progetto. Continua a leggere
Alessandro Bertante, Gli ultimi ragazzi del secolo
Di Alessandro Bertante avevo letto soltanto Nina dei Lupi, romanzo apocalittico pubblicato nel 2011 e che ottenne un buon successo di critica. Quel libro mi piacque particolarmente, tanto che mi ripromisi di approfondire quanto prima l’opera mainstream dello scrittore milanese. Ci ho messo invece otto anni prima di decidermi ad affrontare nuovamente un suo scritto. Gli Ultimi Ragazzi del Secolo è un romanzo autobiografico nel quale l’autore racconta di un suo viaggio nei territori della ex Jugoslavia , con la guerra ormai finita e le macerie ancora fumanti. A questo si alternano i racconti della sua infanzia, adolescenza e maturità nei grigi anni settanta e soprattutto nella Milano da Bere degli anni ottanta/novanta.
Classe 1969, quindi poco più grande del sottoscritto, Bertante ci racconta quegli anni li, senza lasciarsi sopraffare dalla visione romantica che invece noi quaranta-cinquantenni tendiamo ad averne. Continua a leggere
Enrico Costa, Il Muto di Gallura
Il Muto di Gallura è un racconto storico pubblicato di forma di romanzo nel 1884 dal sassarese Enrico Costa, scrittore, giornalista, studioso, operista, poeta, nonché tesoriere della Banca di Sassari, che visse tra la metà del 1800 e i primi del 1900, scopritore e “maestro” di Grazia Deledda.
Raccontato in prima persona dal Costa stesso, nella veste di storico narratore, il libro descrive le vicende e i protagonisti della faida che insanguinò il paese di Aggius e gli “stazzi” limitrofi tra il 1850 e il 1856, e che causò la morte di circa settanta persone. Protagonista in negativo di questa carneficina è il bandito Bastiano Tansu, sordomuto dalla nascita. Sicario al soldo di una delle due famiglie rivali, tanto feroce quanto disperato, in lui convivono l’istinto animale e la lucida disperazione di chi non sa e non può comunicare. Unica fiamma che illumina la sua esistenza è l’amore che prova per una giovane fanciulla, Gavina, bella e irraggiungibile. Continua a leggere
Tullio Avoledo, Furland®
Strano esperimento questo Furland®, di Tullio Avoledo. Mi è piaciuto? Direi che si lascia leggere. Ha dei difetti? Alcuni, a mio modo di vedere, ma trascurabili. Allora da cosa deriva questa mia perplessità? Forse dal fatto che dall’autore de La Ragazza di Vajont, Mare di Bering, L’Elenco Telefonico di Atlantide, Lo Stato dell’Unione e Chiedi alla Luce mi aspetto soltanto dei capolavori, e non dei divertissement di altro tipo. Tuttavia, a ben vedere, anche in Furland® troviamo alcuni ingredienti tipici della produzione Avolediana. La distopia, la tendenza a immaginare società totalitarie, la deriva fascista, personaggi forti e cinici e dalla moralità ambigua. Ingredienti che nel caso di Furland® virano verso il grottesco, la satira, l’invenzione letteraria.
La trama in breve: grazie a una sorta di colpo di stato indipendentista, organizzato da Vittorio Volpatti, un politico tanto visionario quanto reazionario, il Friuli ottiene l’indipendenza dall’Italia. Continua a leggere
Gianni Tetti, Il Grande Nudo
Dopo aver letto, abbastanza casualmente, il romanzo Mette Pioggia di Gianni Tetti, ed esserne rimasto piacevolmente colpito, ho voluto approfondire l’opera di questo autore mio conterraneo, col quale condivido città di nascita e passione per il genere distopico e apocalittico. Ho optato naturalmente per il suo romanzo successivo, Il Grande Nudo, nel momento in cui scrivo la sua ultima pubblicazione, testo che è stato candidato ufficialmente durante la settantunesima edizione del Premio Strega. Mi è piaciuto? Si, mi è piaciuto. Ci tengo a dirlo subito e a scanso di equivoci, perché da questo momento in poi ne illustrerò quelli che a molti potrebbero sembrare dei difetti.
Prendiamo Mette Pioggia, il suo romanzo precedente, innaffiamolo con la benzina, mettiamo un petardo al suo interno, incendiamolo e facciamolo esplodere. Avremo così Il Grande Nudo: romanzo deflagrante che riporta più o meno le stesse tematiche, gli stessi personaggi, gli stessi luoghi del romanzo precedente, ma elevati all’ennesima potenza. Con, ancora più evidente, un unico principale protagonista: la crudeltà umana, maschile, italiana, sarda. Continua a leggere
Lars e una ragazza tutta sua, di Craig Gillespie, con Ryan Gosling
Lars e una ragazza tutta sua è un film del 2007, diretto dall’allora esordiente Craig Gillespie (Tonya) e interpretato da un incredibilmente bravo Ryan Gosling, snobbato agli Oscar ma non ai Golden Globe, dove venne candidato nella categoria Miglior Attore in un Film Commedia.
Per qualche motivo non sapevo dell’esistenza di questo film, che pur non essendo un capolavoro, risulta comunque gradevole, ben diretto e interpretato da bravi attori. Una favola malinconica non banale (candidata agli Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura originale), priva di volgarità e allusioni sessuali, dove qualche sorriso spontaneo interrompe il magone destinato a svanire in un liberatorio lieto fine.
Su Sky on demand.
Gianni Tetti, Mette Pioggia
Nel mio continuo lavoro di approfondimento del genere distopico/apocalittico di matrice italiana, ho scovato questo piccolo capolavoro scritto nel 2014 da un giovane autore e sceneggiatore sardo, Gianni Tetti, anche lui nato a Sassari qualche anno dopo il sottoscritto. Proprio a Sassari sono ambientate le vicende narrate in questa strana apocalisse. Una Sassari cattiva, polverosa, infetta, lenta, silenziosa.
Mette Pioggia è un romanzo corale che narra l’apocalisse incrociando i punti di vista dei tanti personaggi che lo popolano. Personaggi inizialmente slegati tra loro, ma le cui vite si incastrano come le tessere di un puzzle. Tra di loro spicca l’assenza di eroi o persone speciali: sono proprio le storie di questi anonimi personaggi a introdurre un’apocalisse forse climatica o forse peggio, che se ne sta tranquilla sullo sfondo, lasciando che i protagonisti vivano i loro drammi e si abbandonino ai ricordi allucinati e infetti di un mondo giunto oramai alla fine. Continua a leggere