L’unico grande difetto di questo saggio dell’inglese Paul Davies, fisico del SETI e divulgatore scientifico, è quello di essere stato scritto nel 2002, e quindi di non essere aggiornato rispetto alle nuove scoperte relative agli esopianeti, o più in generale a tutto ciò che potrebbe riguardare la vita oltre la nostra atmosfera.
Dico subito che Paul Davies è un Divulgatore con D maiuscola: sa come far appassionare il lettore a tematiche tutto sommato ostiche, senza chiedergli uno sforzo intellettivo superiore a quello che ci si aspetterebbe da uno studente delle scuole superiori. Le pagine del suo libro scorrono bene, pur trattando argomenti complessi, e raramente ho avvertito la necessità di tornare indietro di qualche pagina per cercare di capire ciò che mi passava sotto gli occhi. Attenzione: non voglio dire che siamo di fronte a un libro semplice. Se lo si legge distrattamente è possibile che alcuni concetti non vengano del tutto compresi. Ho letto ad esempio la recensione di uno scienziato nostrano che ha evidentemente travisato le conclusioni di Davies (che non voglio spoilerarvi, ma che – diciamo – non sono propriamente ottimistiche…), probabilmente perché si è limitato a sfogliare il libro, oltretutto con la puzza sotto il naso… Continua a leggere