No, non definirò questo film l’ennesima fantamerda prodotta da Netflix. Primo, perché alla fine il film lo si vede tutto, e non è difficile resistere alla tentazione di cambiare canale (o, meglio, interrompere lo streaming). Secondo, perché cerco sempre di evitare i giudizi tranchat, anche se talvolta la tentazione è forte.
Extinction è un B-Movie di genere fanta-apocalittico, impreziosito dalla presenza di un paio di attori celebri: Michael Peña e Lizzy Caplan. Per quanto i due siano relativamente famosi, la loro prova risulta perlopiù anonima. Peña mantiene la stessa espressione per tutto il film, e benché ciò potrebbe avere un senso dal punto di vista della sceneggiatura, non credo lui lo faccia apposta. Pure la Caplan risulta abbastanza inespressiva, e sembra costantemente impegnata a farci notare i suoi occhioni perfettamente truccati, anche sotto le bombe. Ma si sa: Peña sa interpretare discretamente soltanto il ruolo di soldato/poliziotto latinoamericano, mentre alla Caplan vengono bene le commedie. Sconosciuto Ben Young, il regista.
La storia parrebbe l’ennesima riproposizione del tema dell’invasione aliena, condita con un pizzico di parapsicologia e ambientata in un poco originale contesto urbano/apocalittico. Continua a leggere
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Pregi e difetti dell’offerta Sky On Demand, al tempo di Netflix…
Ricordo di aver scritto qualche anno fa articolo intitolato MySky ti cambia la vita, articolo andato perso insieme a un vecchio blog ormai chiuso. All’epoca MySky offriva un servizio davvero innovativo, senza eguali in Italia. Poter mettere in pausa le dirette, programmare la registrazione di film e eventi, anche in contemporanea con la visione di altre trasmissioni, salvare su disco intere serie e rivedere dall’inizio programmi già iniziati… Tutto questo consentiva una fruizione senza eguali dei contenuti proposti dalla TV satellitare, una vera e propria overdose di film, documentari, serie e spettacoli come mai era stato possibile prima di allora nella storia della TV italiana.
Era il 2006, e a parte la doverosa aggiunta dell’HD, e l’ovvia introduzione dell’on demand (da poco finalmente sfociata nel servizio Box Sets), dal punto di vista tecnologico My Sky è rimasto sempre lo stesso. Stessa interfaccia, o quasi, stesse modalità di fruizione e interazione, su decoder che laggano in modo snervante. Peccato che siamo arrivati al 2017 e il mondo, nel frattempo, è cambiato.
Oggi l’offerta di contenuti on demand via internet è diventata incredibilmente varia e evoluta. Chi utilizza Netflix sa di cosa parlo. Mentre l’interfaccia per fruizione dei contenuti tramite My Sky ricorda la grafica degli home computer anni 80/90, quella di Netflix è, per dirla con un gergo giovanile, una figata pazzesca. Non solo: la qualità dei video è altissima anche in presenza di una connessione non particolarmente performante. L’utilizzo delle varie app di Netflix, disponibili praticamente per ogni piattaforma e sistema operativo esistente, è a prova di bambino di due anni. La politica dei prezzi è onesta: paghi un mese e se ti va continui, altrimenti sospendi il servizio. Parliamo di prezzi che stanno intorno ai 10€, non di un pacchetto strutturato dove per avere tutto quello che ti serve devi attivare anche opzioni che non ti interessano.
Certo, mettendo da parte l’aspetto tecnologico, l’offerta di Sky per quanto riguarda il Cinema è inarrivabile per Netflix, soprattutto in fatto di prime visioni. Ma sul resto ci siamo, eccome: le serie TV sono ottime su entrambe le piattaforme, ma è evidente che Sky resiste grazie ad alcune esclusive fatte sue quando Netflix ancora non era sbarcato in Italia, come The Walking Death, per dirne una.
Sui documentari, tolto il ciarpame delle serie “affari & rigattieri”, i tanti reality girati in Alaska, quelli sugli artigiani (acquari, case sugli alberi, choppers, meccanici e carrozzieri), quelli su malattie e parassiti, e chi più ne ha più ne metta… l’offerta di qualità è equivalente: su Netflix vengono proposti ottimi documentari, forse addirittura in quantità superiore rispetto a Sky.
L’offerta per bambini e adolescenti è ottima su entrambe le piattaforme, anche se Sky vince in quantità.
Fin qui non ho citato NowTv che dovrebbe rappresentare la risposta di Sky proprio a Netflix. Il motivo è semplice: si tratta di un servizio ancora poco utilizzato e conosciuto, e fortemente dipendente dall’offerta Sky. Con, tra l’altro, enormi difetti: i contenuti in HD ad esempio non sono ancora disponibili (dovrebbero esserlo a breve, a quanto pare), mentre su Netflix sono già disponibili in 4K e HDR.
Non parliamo poi del fatto che mentre Sky tarda a introdurre nuovi decoder al passo coi tempi (riguardo interfaccia e servizi fruibili via wifi), non deve guardarsi soltanto dalla concorrenza di Netflix, che comunque rimane l’alternativa migliore rispetto all’on demand di sky. Mi riferisco a Infinity di Mediaset, Amazon Video, Tim Vision, Vodafone TV… soluzione offerte a prezzi spesso in promo, o in bundle con altri servizi.
Per finire, sono cliente Sky da più di dieci anni. Un cliente abbastanza soddisfatto, seppur con alti e bassi, e che apprezza lo sforzo fatto per cercare di “coccolare” i vecchi clienti tramite le offerte Sky Extra. Però, ribadisco, siamo nel 2017. La tecnologia e la varietà dell’offerta sono cambiate. Attenzione a non perdere il treno.