Grazie anche al successo del film Romanzo Criminale, basato sul libro omonimo scritto dal giudice Giancarlo De Cataldo, tutta una serie di libri inchiesta sulla Banda della Magliana hanno fatto la loro comparsa in libreria o sono stati ristampati. Ragazzi di Malavita di Giovanni Bianconi è uno di questi. Scritto una decina di anni fa e Basato principalmente su resoconti processuali, questo libro di facile lettura, non privo comunque di passaggi inevitabilmente pesanti, traccia un resoconto fedele di quello che hanno rappresentato per Roma e per l’Italia tutta una serie di personaggi appartenenti a quello che inizialmente poteva essere considerato il classico sottobosco criminale di una grande metropoli, ma che poi è cresciuto a dismisura fino ad assumere i connotati di una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso.
Certo è che per chi ha letto Romanzo Criminale e ha visto il film di Michele Placido, viene difficile riuscire a scrollarsi di dosso tutte quelle sensazioni, romantiche e avventurose, che le due opere di fiction erano riuscite a trasmettere.
Si tratta di un testo utile per approfondire certe tematiche che, per motivi anagrafici (il sottoscritto in quegli anni si interessava a cose ben più futili, data la giovane età), geografici (i personaggi di spicco sono quasi tutti Romani di Roma) o per semplice distrazione o disinteresse non hanno seguito in presa diretta le imprese narrate da Giovanni Bianconi.
Un appunto: anche se nella copertina possiamo leggere “Il più documentato libro sulla Banda della Magliana”, si tratta in realtà di un importante riassunto di atti processuali. Forse alcune tematiche, alcuni collegamenti con i vari misteri d’Italia, eventuali approfondimenti sui protagonisti possono essere rintracciati su altri testi. Testi magari meno precisi… Ma forse più coraggiosi.