Reso celebre grazie al film che ne è stato tratto, con protagonista George Clooney, il saggio/romanzo L’Uomo che fissa le capre, del giornalista e documentarista Jon Ronson fa luce su un particolare aspetto dell’imperialismo americano: l’influenza nelle alte gerarchie militari delle ideologie New Age.
Prima di leggere questo libro non sapevo quanto fossero diffuse negli usa le dottrine New Age. Parliamo di milioni di persone che credono negli alieni, nella telepatia, negli spiriti guida…
Milioni di persone che si fanno abbindolare, il più delle volte, da truffatori pronti a tutto, soprattutto a svuotargli le tasche o ad approfittarne sessualmente. Altre volte si tratta nientemeno che di pazzi scatenati che per qualche arcano motivo riescono a passare per santoni illuminati.
Il fenomeno è talmente diffuso che perfino alti ufficiali dell’esercito e funzionari della Cia ci sono cascati a piè pari, credendo di poter mantenere la supremazia imperialista degli Stati Uniti d’America grazie anche a maghi e ciarlatani.
Lettura interessante e divertente, perfino spassosa in alcuni capitoli. Certo, niente a che vedere con le opere di Michael Morre, al quale Ronson in qualche modo sembra ispirarsi. Ma vale la pena arrivare fino all’ultima pagina e, dopo esserci fatti qualche sana risata, riflettere su quale razza di idioti pretendono di governare il mondo. A quel punto smettiamo di ridere…