No, non definirò questo film l’ennesima fantamerda prodotta da Netflix. Primo, perché alla fine il film lo si vede tutto, e non è difficile resistere alla tentazione di cambiare canale (o, meglio, interrompere lo streaming). Secondo, perché cerco sempre di evitare i giudizi tranchat, anche se talvolta la tentazione è forte.
Extinction è un B-Movie di genere fanta-apocalittico, impreziosito dalla presenza di un paio di attori celebri: Michael Peña e Lizzy Caplan. Per quanto i due siano relativamente famosi, la loro prova risulta perlopiù anonima. Peña mantiene la stessa espressione per tutto il film, e benché ciò potrebbe avere un senso dal punto di vista della sceneggiatura, non credo lui lo faccia apposta. Pure la Caplan risulta abbastanza inespressiva, e sembra costantemente impegnata a farci notare i suoi occhioni perfettamente truccati, anche sotto le bombe. Ma si sa: Peña sa interpretare discretamente soltanto il ruolo di soldato/poliziotto latinoamericano, mentre alla Caplan vengono bene le commedie. Sconosciuto Ben Young, il regista.
La storia parrebbe l’ennesima riproposizione del tema dell’invasione aliena, condita con un pizzico di parapsicologia e ambientata in un poco originale contesto urbano/apocalittico. Continua a leggere
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Into The Forest, di Patricia Rozema
Insolito film apocalittico, disponibile in Italia su Netflix, in lingua originale e sottotitolato in italiano. Insolito perché Into The Forest è un film che non ti aspetti. Praticamente sconosciuto dalle nostre parti e ottimamente recitato da Ellen Page e Evan Rachel Wood, nel suo essere privo di effetti speciali e di situazioni dinamiche o d’azione, Into The Forest riesce a catturare l’attenzione degli appassionati e non del genere apocalittico, raccontando la storia di una famiglia che tenta di sopravvivere senza troppi drammi al precipitare del pianeta in una tipica situazione da fine dei tempi, ma senza nulla di roboante, sconvolgente, o addirittura eccessivamente pericoloso… per lo meno all’inizio.
Purtroppo i drammi, quelli veri, non tarderanno ad arrivare, perché la natura umana è spietata e il male e la tragedia ineluttabili.
Un film che vale la pena vedere, e non voglio aggiungere altro.
I sottotitoli non sempre corrispondono a quello che viene detto in lingua originale, come sempre dalle nostre parti. A volte si tratta di semplificazioni (“Non mi hai risposto” la traduzione di “You completely ignored me”, ma non potevano tradurlo letteralmente?), altre di errori pacchiani (Inverter – stesso termine in italiano e in inglese – tradotto in Invertitore), ma ci si può passare sopra con una conoscenza media della lingua inglese.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Jean Hegland non ancora tradotto in italiano, altro motivo per cui il film risulta poco conosciuto dalle nostre parti. Per fortuna ci ha pensato Netflix.