Libro intervista, ricco di spunti e documenti, questo “Doveva Morire” parte da un presupposto finalmente diverso dagli altri saggi che si sono occupati della vicenda Moro. Non cerca nuove scottanti verità e non avanza ipotesi basate su congetture o su nuovi elementi. Semplicemente raccoglie e sintetizza tutto quello che è emerso dopo anni di indagini processuali sulla vicenda Moro, traendone la conclusione oggetto del titolo: Aldo Moro doveva morire. A prescindere da tutto. Dalla tanto decantata intransigenza delle istituzioni di fronte alle richieste dei brigatisti. Dalla presunta volontà (ridicola) di non mettere in pericolo la vita dell’ostaggio. Dall’obiettivo di non far sprofondare il paese in un periodo di pericolosa incertezza. Dalla tutela delle forze di polizia, per i quali la prospettiva di dover liberare i brigatisti da loro catturati avrebbe potuto fiaccarne il morale.
Aldo Moro doveva morire perché così faceva comodo a tutti. E in questo libro vengono fatti nomi e cognomi di chi, in un modo o nell’altro ha influito negativamente nella gestione del sequestro.