Ho acquistato questo libro in quanto Sardo, pertanto abituato all’opinione che molti conterranei hanno nei confronti dei Moratti: una famiglia di benefattori. gente che ci da il pane.
Pessimo atteggiamento, questo. Un atteggiamento da sudditi. E così ho deciso di approfondire l’argomento.
Tre sardi sono morti alla Saras. Una morte assurda. C’è stata imperizia? Fretta? Necessità di contenere i costi? O si è trattato di fatalità?
Nel paese dei Moratti racconta l’accaduto con dovizia di particolari. Non mancano le interviste ai familiari, gli amici, ai politici intervenuti, ai sindacalisti. Ma non si parla soltanto di questo. Una forte critica/denuncia viene mossa nei confronti del capitalismo familiare italiano, dove i rapporti di parentela e amicizia, e soprattutto i rapporti di potere, valgono più di qualsiasi regola di mercato. Una riproposizione post moderna del concetto di patrizi e plebei.
Leggetelo, ne vale la pena.