Un bella lettura, non c’è che dire. Dopo aver visto il film, qualche anno fa, mi ero riproposto di acquistare anche il romanzo omonimo dal quale è stato tratto Il fuggiasco. Non si tratta di un’opera di fiction ma del racconto, più o meno romanzato, della latitanza di Massimo Carlotto, oggi apprezzato scrittore e in passato protagonista in passato di uno dei più controversi casi giudiziari nella storia della repubblica. Le pagine, scritte bene e con uno stile facile e veloce, in alcuni punti assomiglia più a un manuale per giovani latitanti, e la cosa forse è anche voluta. Traspare lungo tutta la narrazione un leggero umorismo, in parte auto ironico e in parte cinico.
Volendo trovare un difetto sembra che a volte lo spessore drammatico della vicenda non riesca ad emergere completamente. Ma questa è una caratteristica della prosa di Massimo Carlotto, decisamente orientata verso uno spietato cinismo e lontana da facili autocompiacimenti letterali.