Fabio Lastrucci, Utopia Morbida

Riproposto da Delos Digital nella collana Robotica, Utopia Morbida dell’artista napoletano Fabio Lastrucci è un racconto lungo, tipicamente distopico, ben scritto, veloce e originale, che forse avrebbe meritato qualche pagina in più, se non addirittura lo sviluppo in forma di romanzo.
L’idea di fondo è decisamente interessante: in un’Italia governata da un regime dispotico con evidenti richiami al ventennio, in un’ambientazione che potrebbe essere considerata vagamente ucronica, alcuni gruppi di ribelli entrano in clandestinità in un modo alquanto singolare, che ha a che fare con le teorie metafisiche e psichedeliche del celebre scrittore inglese Aldous Huxley.
La fuga dalla realtà dittatoriale italiana avviene infatti grazie a all’abbandono volontario dello stato di veglia, in una dimensione alternativa dove gli insorti cercano la mitica “Pietra“, entità o strumento in grado di plasmare l’universo fattuale.
Si tratta di un racconto corale, privo di protagonisti veri e propri, dove regna l’alternanza dei punti di vista, e con un finale che a me ha ricordato il miglior Dick, in particolare il romanzo… no, non ve lo dico, altrimenti di rovino la sorpresa.
Il racconto, disponibile presso lo store di Delos e nelle principali librerie online, costa poco, si legge velocemente, diverte e vi fa venire voglia di rileggerlo. Consigliato.

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