Sfido chiunque, CHIUNQUE, ad affermare che il sottoscritto non sia un tifoso imparziale ed equilibrato. Anzi, la definizione di tifoso neanche mi piace, se è per questo. Io tifo per la Juve, ma non mi definisco un tifoso. E non mi piace neanche stare li a sprecare termini come fede, amore, passione, ecc.
Detto questo (per quella 1 o 2 persone che leggeranno questo articolo), mi sono veramente stancato di continuare a leggere e sentire i piagnistei dei tifosi interisti, di Capitan Zanetti, di Moratti e, assurdo, dei tifosi del Napoli, che protestando e insultando (e dominando, come dice il loro allenatore), sono scivolati al terzo posto.
Basta! Avete vinto (rivolto agli interisti, ovvio, il napoli s’è scottato col toro)? E allora godetevi la vittoria, caz…mer…porc…….. cavolo!
Sospetti? pensate ci sia qualcosa sotto? Secondo voi se l’arbitro voleva far vincere la Juve, vi fischiava quel rigore che neanche mio figlio di sette anni sarebbe caduto così? Secondo voi lasciava Cambiasso in campo dopo quell’entrata a fare male? Se c’è un disegno, allora lo si rispetta. Altrimenti è come la penso io: gli arbitri subiscono un’incredibile pressione mediatica, e sbagliano di conseguenza. Gli arbitri non sono tranquilli, dal gol di Muntari in poi.
Non è che prima non sbagliassero (dal dopo Moggi in poi, intendo). L’anno scorso la Juve in casa ha vinto proprio contro l’Inter nonostante un rigore grande quanto una casa non concesso a Marchisio, tra l’altro con fallo da ultimo uomo. Bene: la Juve ha vinto e festeggiato, e si è completamente dimenticata di quell’episodio, mettendolo giustamente da parte.
L’Inter no, deve recriminare, sospettare, rompere le palle! (e passatemela, va’).
L’Inter non sa ne perdere, ne vincere. Questo è chiaro. Però basta, vi prego, basta, e godetevi sta’ cavolo di vittoria, eccheccaz!!!
Archivi autore: Thomas M. Pitt
Conte: come andrà a finire…
Cari compagni di tifo, rassegnatevi: andrà a finire che al TNAS gli faranno uno sconticino. Quattro mesi di squalifica in meno e tutti contenti, a parte Conte, la Juve e gli Juventini. Di assoluzione neanche a parlarne. Ormai Abete ha praticamente rinnovato il mandato a Palazzi, e che figura ci farebbe se Conte venisse assolto?
E poi, come fai ad assolvere uno che, tra qualche settimana verrà deferito per il filone di Bari? Perché, potete scommetterci (ops), Conte verrà deferito anche per quello. E se un giorno salterà fuori il filone di Bergamo, Conte verrà deferito anche per quando allenava l’Atalanta. E nel filone di Napoli verrà deferito perché nella rubrica del suo iPhone ha conservato il numero di telefono del fratello di Paolo Cannavaro. E se per caso dovesse ritirarsi a vita privata ad allevare galline, verrà ancora deferito per omessa denuncia, perché non poteva non sapere che il gallo si era messo d’accordo con quello dell’altro pollaio per spartirsi le galline. Conte è un accentratore.
Ma andate tutti a quel paese.
Perché Mondonico poteva “non sapere”?
…e invece Conte non poteva non sapere?
In attesa di capire cosa fare questo blog, mi pongo questa inquietante domanda.
Parliamo della partita Albino-Leffe Siena, per la quale Conte si è beccato 10 mesi di squalifica. Senza prove, perché non poteva “non sapere” che il suo vice, il reo confesso Stellini, insieme ai suoi calciatori e a un pentito a credibilità alternata (Carobbio), combinava il risultato con gli avversari. Ovviamente anche Alessio (caratterialmente all’opposto rispetto a Conte),non poteva non sapere: 6 mesi.
Mondonico invece, noto distratto e che solitamente non allena ma dorme, lui poteva non sapere. Ovviamente faccio del sarcasmo, qualora non si fosse capito, ma la giustizia sportiva fa ridere, e questo lo dico seriamente.
Sarebbe bello…
Sarebbe bello se oggi, nel giorno della festa, della festa del calcio… Nel giorno delle emozioni, della commozione, della gioia… Nel giorno del tifo sano, pulito, onesto… Nel giorno dello sport, dei campioni, dei bei gesti…
Nel giorno di Del Piero, del Capitano, della squadra…
Sarebbe bello se qualcuno chiedesse scusa alla Juve.
Ma questo non accadrà: è il passato, dicono. Pensiamo al futuro.
Grazie Juve per essere tornata, nonostante tutto.
Il silenzio mettilo a casa tua.
Così dicevamo da bambini quando, durante una discussione, qualcuno tirava fuori la solita frase: “Ma stai zitto!”.
“Bello!”, di solito era la risposta, “Il silenzio mettilo a casa tua, che qui non sei nessuno”, con infinite variazioni sul tema, soprattutto per quanto riguarda il “Bello!”, che solitamente diventava “Ciccio!”, o qualche altro appellativo dialettale, speso declinato in un epiteto non proprio da educanda.
Ecco, l'”Allegro ma non troppo” di casa rossonera è da un po’ di tempo che provoca. Provoca pesantemente, intimando il silenzio agli avversari manco fossero dei bambini.
Il silenzio, caro “Allegro ma non troppo”, mettilo a casa tua. Con stile, possibilmente, visto che ti vanti di averne piu’ degli altri.
La Juve, è vero, quest’anno si è lamentata degli arbitraggi. E ne avrebbe ben donde. Ieri, pur vincendo tre a zero, ci sarebbe da ridire su un fuorigioco di Vucinic, che poi segna inutilmente, e su atterramento in area di Borriello.
Conte e Marotta, tuttavia, non hanno mai tirato in ballo gli avversari. Li hanno sempre rispettati. Hanno invece sottolineato, e possiamo discutere se abbiano fatto bene o male, il fatto che un arbitro, prima di concedere qualcosa alla Juve, nel dubbio le fischia contro.
Ma questo all'”Allegro ma non troppo” evidentemente da fastidio. Sa un po’ di coda di paglia, se vogliamo.
Non sono soddisfatti degli arbitraggi? Si lamentino pure, come sempre hanno fatto, traendone puntualmente enormi benefici.
Ma il silenzio lo mettano a casa loro.
Grazie.
Solita lezione di realismo
Non si sa ancora come andrà a finire il campionato. Io scommetterei sul Milan: quattro punti di vantaggio sono tanti, luoghi comuni a parte (“Il campionato è ancora aperto”, “Non mollare mai”, “Il Milan fa la Champion”, e via ovviando), soprattutto se a doverli gestire è il Milan attuale e non quello di fine 2011. In più la Juve ha uno dei suoi soliti problemi psicologici. L’anno scorso era quello di non riuscire a non perdere, quest’anno invece di non riuscire a metterla dentro. Alla Juve hanno bisogno di psicologi, ma di quelli bravi. Matri non può aver disimparato a fare gol, Krasic non può essersi dimenticato come si corre palla al piede, Elia non può aver perso per strada il senso di orientamento e Borriello come ci si smarca…
Detto questo, anche quest’anno iniziamo con le solite indiscrezioni di mercato, che fanno vendere copie ai giornali, visite ai siti internet, minuti di trasmissione a Studio Aperto, e forti nausee ai tifosi juventini realisti.
Inutile continuare a parlare di Gonzalo Higuain o, addirittura, di Benzema. Si finirebbe come l’anno scorso per Aguero. Quelli alla Juve non ci vengono, punto.
Più realistico il discorso Giuseppe Rossi, ma se ragioniamo sulle difficoltà che sta attraversando Quagliarella a riprendersi dall’infortunio patito lo scorso anno o, tornando indietro nel tempo, all’anno e mezzo che ci mise Del Piero a riprendersi dal suo infortunio storico (secondo me pienamente superato dopo tre anni, a maturità raggiunta), sarebbe un rischio eccessivo puntare su un potenziale fuoriclasse (?) non ancora definitivamente esploso.
Senza dirlo troppo in giro, per non scatenare l’Inter – specializzata in operazioni di disturbo nei confronti della Juve, tanto da comprare il finto obiettivo Guarin, infortunato e impossibilitato a fare la Champion -, punterei deciso di Dzeko, in prestito e con riscatto prestabilito. Dezeko è un giocatore che, due anni fa valeva 35 milioni di euro. Potenzialmente li vale ancora, ma il suo score, negli ultimi due anni, ha presentato gravi lacune. Lo prenderei in prestito oneroso da qualche milione di euro e poi imposterei due soglie per l’eventuale riscatto. Se si conferma il campione che è, 30 milioni li vale, altrimenti, in caso di scarso rendimento, non andrei oltre i 20 milioni (e sarebbero tanti, magari negozierei al ribasso).
Per il centrocampo rischierei di confermare quello attuale, rincalzi compresi. Se Giovinco (più attacco che centrocampo) accetta il posto da precario, proverei a riscattarlo. Poi se lo merita gioca sempre, altrimenti potrà diventare il dodicesimo titolare. Servirebbe un giovane con le caratteristiche di Pirlo, e non so se ce ne siano in circolazione. Peccato per l’età, perché altrimenti farei un pensierino per Seedorf. Naingolan è un buon giocatore – potenziale campione – ma ho l’impressione che rischieremmo di pagarlo tanto, troppo. Mascherano infine, ingaggio esorbitante a parte, sarebbe un rischio ma potrebbe rivelarsi un giocatore su cui puntare (ma dubito che abbia voglia di trasferirsi a Torino, sempre che non si vinca lo scudetto).
Difesa. Va bene così, Bonucci a parte, che venderei o presterei all’estero (potrebbe tornare in futuro forte come Barzagli), anche se sarebbe veramente completa con un terzino sinistro davvero forte. Mi viene in mente il solito Kolarov, forse troppo caro per le casse Juventine. Proverei il prestito oneroso, difficile e quasi impossibile, ma non si sa mai. Anche un terzo difensore centrale (oltre ai confermatissimi Barzagli e Chiellini), abile nell’impostazione di gioco, non guasterebbe. Su due piedi mi viene in mente Astori, ma qui mi rimetto al fiuto di Marotta e Paratici.
Quattro domande ai giornalisti sportivi (e altri addetti ai lavori).
In questi giorni si sta facendo un gran parlare del gol annullato a Muntari, ed è evidente, seppur con poche eccezioni, che i media si siano schierati in favore del Milan, defraudato da un vittoria per loro sicura.
Io non sono nessuno e non conto niente, tuttavia mi piacerebbe rivolgere queste domane a tutti coloro abbiano preso parte in una situazione dove, se dei torti sono stati subiti, altrettante compensazioni sono state comminate.
1) Perché nessuno ha fatto notare che il fallo da espulsione di Vidal, poco lucido in quanto infortunato – ma questa non è un’attenuante -, sia stato del tutto simile a quello commesso pochi minuti prima da Muntari, poi graziato con un giallo?
2) Perché un Galliani che prede male parole l’arbitro durante l’intervallo è considerato alla stregua di un fenomeno folcloristico, anzi, quasi lo si giustifica?
3) Perché nessuno fa notare che l’azione del gol annullato a Matri era di facile lettura per qualsiasi guardalinee. Matri è infatti chiaramente partito da dietro, la difesa era evidentemente schierata in linea, in corrispondenza della linea dell’area di rigore?
4) Come mai tutti a dire che se il Milan fosse andato sul due a zero la partita sarebbe stata chiusa. Può d’arsi, ma la Juve quest’anno ha dimostrato di non essersi mai persa d’animo, e nel secondo tempo è stata capace di fare due gol su azione, mentre il Milan ne ha fatto uno regalato da Bonucci, e un altro su azione confusa?
5) Nessuno fa notare che una Juve sul due a uno avrebbe messo una seria ipoteca sul campionato?
6) È vero, a livello di gioco il Milan ha dominato per 65 minuti, ma qualcuno ha notato che se si contano le occasioni da gol, buoni o meno che fossero, la Juve da questo punto di vista ha costruito di più?
Il Vomito
C’è qualche politico che si definisce povero in quanto guadagna soltanto 145.000 € all’anno. Rischio una causa per diffamazione o vilipendio se dico che questo genere di affermazioni, questi atteggiamenti, mi fanno venire il vomito?
Nel caso, non avrei i soldi per potermi permettere un avvocato, ma dovrei sapermi difendere da solo.
I ragazzi del vivaio
È una caratteristica che accomuna tifosi Juventini, del Torino e, in parte, della Roma. Quella di innamorarsi dei “prodotti” del proprio vivaio. Ogni anno saltano fuori i soliti innamorati: di Giovinco, di Marchisio, ora di Pasquato.
In passato mi è capitato di scontrarmi con colleghi tifosi che avrebbero voluto più spazio per Alessando Orlando, per Buso, per Grabbi, Guzman…
Un po’ si sano pragmatismo non avrebbe guastato. Se la cessione di Marchisio avesse fruttato un po’ liquidi da reinvestire per acquistare Aguero, o Tevez, o Riberì, o Mascherano (e per quest’ultimo facciamo ancora in tempo), non avrei avuto niente da ridire. E invece ci teniamo i nostri amati gioielli, e così gli altri vincono scudetti e coppe…
Nessuna sorpresa…
Mi riferisco alla sorpresa che la Juventus starebbe preparando per i propri tifosi, ossia l’acquisto all’ultimo minuto di un top/middle/low player.
La Juve non sta preparando nessuna sorpresa. Semplicemente aspetta di riuscire a vendere qualcuno, o a rescindere il contratto di qualcun’altro con l’ingaggio troppo alto, fare un po’ di conti, raschiare il fondo del barile e vedere se con quello si riesce a prendere Elia piuttosto che Vargas, Alex piuttosto che Lugano, Aquilani piuttosto che Mascherano.
Già, Mascherano, ultimo nome fatto da chi ha interesse a vendere copie o a pubblicare pubblicità di scommesse in internet… Togliamocelo dalla testa e mettiamoci il cuore in pace. Non verrà mai alla Juve, ne sono sicuro. Prezzo d’acquisto alto, ingaggio elevato, ambizioni da Champions League lo tengono lontano dai colori bianconeri. In più è in esubero rispetto al modulo di Conte (sul quale inizio a nutrire qualche dubbio circa l’integralismo tattico, come lo chiama Carlo Nesti, ma di questo preferisco parlarne dopo aver visto qualche partita seria).
È più facile per me svegliarmi domattina miliardario piuttosto che vedere Mascherano alla Juve. Sarei felice d’essere smentito, per l’una e per l’altra evenienza, ma se il forte centrocampista argentino decidesse di invecchiare in Italia, credo finirà per preferire una squadra con la maglia nero azzurra che fa la Champion. Non mi piace neanche nominarla… e intanto il mio fegato si ingrossa…