Ho rivisto e ampliato il racconto William Burroughs P.I., scritto in attesa di sapere se il racconto Il Bambino Iperattivo sarebbe stato selezionato, come poi avvenne, per la pubblicazione nell’antologia 365 Racconti Gialli, Triller, Noir, edita da Delos. La storia ha sempre per protagonista il celebre scrittore beat William S. Burroughs (noto soprattutto per delirate romanzo Il Pasto Nudo), e racconta un episodio immaginario della sua vita. Nel racconto appaiono o vengono citati altri personaggi esistiti realmente, in un contesto del tutto plausibile al quale è stata aggiunta una componente weird.
Ho presentato il racconto per il Premio Writers Magazine 2024/4, attualmente (08/01/2025) in fase di valutazione.
Hell’s Kitchen, angolo tra l’Ottava e la Quarantanovesima. Il traffico della sera rombava incessante. Una pioggia fine e ostinata nutriva pozzanghere scure e insidiose, che le ruote delle auto in corsa, sfrecciandovi sopra, non riuscivano a svuotare.
L’investigatore privato William Burroughs, con l’abito sgualcito e l’aspetto smunto, se ne stava poggiato a un lampione. Il suo cappello Fedora, ormai zuppo, era calato sulla fronte, e una sigaretta gli pendeva tra le labbra pallide, con il fumo denso che gli usciva dalle narici.
Nel locale jazz dall’altra parte della strada, Charlie Parker improvvisava un frenetico assolo sulle note vivaci di Billie’s Bounce.
– Diamoci da fare – disse tra sé Burroughs, controllando l’ora nel suo Hamilton da taschino. Gettò la sigaretta nella pozzanghera davanti a sé. Quasi per riflesso, ebbe l’impulso di schiacciarla sotto il tacco logoro del mocassino sinistro. Sollevò il piede per qualche secondo, poi si ricompose e si guardò intorno, temendo che qualcuno avesse notato quel patetico tentativo di rendersi ridicolo…
Se sei interessato alla pubblicazione del racconto, contattami tramite questo link.