Un regalo inatteso, incipit

Brevi Autori Vol. 2AGGIORNAMENTO 09.08.2016 – Racconto pubblicato nell’antologia Brevi Autori Vol. 2, edita dal Sito Visual Letterario Bravi Autori, e acquistabile su Amazon.it

AGGIORNAMENTO 09.04.2016: Anche questo tentativo con la selezione BreviAutori (vedi sotto) è andato a buon fine, tuttavia non ho fatto in tempo a presentare il testo per la selezione di racconti che verranno inclusi nel primo volume. Verrà incluso – se e quando – nel secondo volume.

AGGIORNAMENTO 13.03.2016: Ho presentato anche questo racconto per il concorso BreviAutori, indetto dal forum del sito BraviAutori.com, dove sono stato già selezionato con il racconto Il Campo. Spero passi anche questo…

Primo racconto inviato per la selezione “365 racconti di Natale“, accolto dalla giuria con esito negativo. Ho poi superato la seleziona con “Twentifourtwelve“, testo che secondo me è qualitativamente inferiore rispetto a questo.
Riconosco tuttavia che “Un regalo inatteso” presenta un paio difetti che probabilmente ne hanno precluso la pubblicazione. Il primo: il racconto finisce troppo velocemente, anche a causa del limite imposto dalla selezione delle 2000 battute spazi inclusi. Il secondo: il tema trattato, quello del barbone nella notte di natale, è risultato fin troppo sfruttato, e la redazione stessa della Writers Magazine l’ha inserito ad un certo punto tra i temi per i quali scattava la bocciatura automatica.
Peccato, perché la prima parte (qui leggermente ritoccata), per la quale mi sono ispirato ad alcuni racconti di Bukowski, la trovo una delle cose migliori che abbia mai scritto. De gustibus…

Incipit
racconto "Un regalo inatteso"Quella notte si ritrovò a vagare da solo lungo il ciglio di una strada suburbana, tra capannoni abbandonati, cespugli rinsecchiti e saracinesche divelte. Le mani in tasca e la testa china, proseguiva in direzione della sua ombra, resa lunga e definita da una Luna bassa e insolitamente severa.
Da troppe settimane non metteva niente di decente nello stomaco. Andava avanti a forza di alcool scadente, avanzi raccattati e calci nel culo che camerieri solerti e clienti con la pedata facile gli dispensavano senza farsi troppi problemi.
Ne aveva viste e subite tante, e a forza di pisciare sangue e sputare denti era giunto alla conclusione che tanto valeva darci un taglio, qualunque cosa volesse dire o potesse comportare.
Vide in lontananza le luci di un’automobile. Pensò di avere poco tempo per elaborare un piano. Sorrise, a quel pensiero, e quasi gli fecero male gli zigomi, tanto era il tempo trascorso da quando la sua faccia era diventata incapace di espressioni diverse da un rutto,…

Se sei interessato alla pubblicazione del racconto, contattami tramite questo link.

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