AGGIORNAMENTO 09.08.2016 – Racconto pubblicato nell’antologia Brevi Autori Vol. 2, edita dal Sito Visual Letterario Bravi Autori, e acquistabile su Amazon.it
AGGIORNAMENTO 05.06.2016 – Il racconto, rivisto e accorciato, è stato selezionato per la pubblicazione nel secondo volume dell’antologia BreviAutori. L’incipit qui sotto riportato è relativo quest’ultima versione.
Al secondo tentativo per il concorso “300 parole per un incubo” ho partecipato con un racconto intimistico, cambiando totalmente registro rispetto al fantasy/horror “L’era del vento e del freddo“, presentato l’anno prima. Come ho già avuto modo di dire, l’horror non è nelle mie corde, tuttavia rileggendo questo racconto provo dei brividi lungo la schiena.
Evidentemente non deve aver sortito lo stesso effetto nei selezionatori del concorso, visto che il racconto si è piazzato tra gli ultimi classificati.
Lo ripropongo qui in versione leggermente rivista. Di questo racconto ho scritto anche una seconda versione, lunga circa il doppio, presentata per la selezione Asylum 100, con identica sorte: rifiutato. Cocente delusione…
Mamma, papà…
– Mamma, Papà…
Aprì gli occhi, nel buio della camera da letto. Aveva sognato?
– Mamma, Papà…
Sentì nuovamente la voce di suo figlio, e subito fu colto dal tremore. Strinse le lenzuola e chiese a se stesso e a Dio cosa stesse accadendo.
Affiorarono i ricordi. Suo figlio nella porta della camera, di notte, col suo pigiama azzurro e l’orsacchiotto sotto il braccio.
– Mamma, Papà, posso dormire con voi? Ho fatto un brutto sogno.
Al flusso dei ricordi si sovrappose l’angoscia.
Impotenti, lui e sua moglie, nei confronti di una malattia subdola e implacabile, che in poco tempo divorò quel piccolo corpicino. Sopraffatti dal rimorso per aver trascurato ciò che gli parve un semplice male di stagione.
– È la seconda volta in un mese che si becca l’influenza.
– Non ti preoccupare, è solo un raffreddore.
Se sei interessato alla pubblicazione del racconto, contattami tramite questo link.