Giovinco, a quanto pare, non vuole più tornare alla Juve. In bon’ora, come dicono dalle parti di mia madre.
Giovinco non vuole tornare più alla Juve non perché si sente tradito, o per chissà quale questione di principio. Non vuole tornare alla Juve perché non avrebbe la garanzia del posto da titolare. Non poteva averla prima, non potrà averla in futuro. Stessa sorte capitata ad altri, in passato. A Miccoli, tanto per fare un esempio.
Purtroppo certi giocatori devono rendersi conto da soli di non essere dei fuoriclasse alla Roberto Baggio, alla Del Piero, alla Nedved. Sono semplicemente dei buoni giocatori, ai quali una striminzita convocazione in nazionale non serve a metterli alla stregua dei grandi campioni.
Giovinco è un buon giocatore, che può ambire ad emulare le gesta di un Miccoli o un Di Natale. Gente con i piedi buoni, già nella storia del calcio, ma non nell’olimpo dei grandi. Credere in un Giovinco (potrebbe esplodere e diventare il nuovo Messi, chi lo sa? Con Henry è successo) equivale a puntare i soldi alla roulette. Non sai cosa può uscire. La Juve può permetterselo? Senza dimenticare che ha già avuto due anni di tempo per provare a ritagliarsi un posto da titolare.
Fossi nella Juve, lo lascerei andare senza troppe storie, cercando di incassare il giusto. Da reinvestire su Giuseppe Rossi. Ben altro giocatore…